…. il nostro viaggio continua

La formazione esperienziale permette di apprendere oltre il semplice “sapere” e, attraverso il fare, sviluppa nuove competenze.

Un viaggio nel cuore della formazione esperienziale: tra Change Management e Action Theatre.

ACI Infomobility ha realizzato insieme a Nilman percorsi di formazione esperienziale con due obiettivi fondamentali:

– Sviluppare maggiore consapevolezza manageriale nei processi di cambiamento e accrescere il livello di engagement;

– Motivazione e comprensione del ruolo per gli operativi.

La formazione esperienziale rivolta al Management è stata realizzata con la metodologia dell’outdoor training nella città “morta” di Canale Monterano. La metafora utilizzata è stata quella della “costruzione di un villaggio di legno”, dove ogni partecipante, munito di attrezzi e materiale, ha lavorato fianco a fianco con gli altri, affrontando sfide pratiche e trovando soluzioni in tempo reale. Il processo di costruzione, dal disegno del progetto alla scelta dei materiali, passando per la costruzione vera e propria, ha spinto le persone a pianificare, a coordinarsi e a comunicare in modo efficace.

Nell’attività esperienziale la costruzione di un villaggio può aver un impatto trasformativo nel contesto delle Change Management, questo tipo di esperienza ha aiutato a sviluppare una mentalità flessibile e aperta al cambiamento, riducendo la naturale resistenza verso le novità, rendendo le persone più propense ad abbracciare il cambiamento come parte integrante della crescita personale e collettiva. Questo “artefatto” visibile (la costruzione del villaggio) può essere trasferito nel conteso aziendale come metafora della capacità del team di costruire qualcosa di significativo anche nei processi di cambiamento più complessi, promuovendo l’idea che un cambiamento ben gestito può portare a risultati molto gratificanti.

Nel suggestivo teatro di Tor di Nona a Roma è stato realizzato il secondo percorso utilizzando la metodologia dell’Action Theatre. Un’esperienza guidata da un registra e attore teatrale che ha incoraggiato le persone a lasciarsi andare, a sperimentare reazioni istintive e a riflettere su emozioni che spesso non vengono espresse in un contesto lavorativo.

Nel teatro, il ruolo rappresenta una dimensione complessa non è solo una parte da interpretare ma un’esperienza che si vive, con emozioni, relazioni e responsabilità. Non era richiesto nessun talento particolare, né esperienze pregresse di recitazione. Il Teatro diventava semplicemente un modo per rileggere in metafora il comportamento funzionale e disfunzionale all’interno dell’organizzazione.

Un’altra riflessione interessante è che nel teatro, ogni attore si confronta con le aspettative del pubblico, dei compagni di scena e del registra. Queste aspettative definiscono la performance e determinano in parte il successo del ruolo. Allo stesso modo, in azienda ogni ruolo è influenzato dalle attese, dei superiori, dei colleghi e persino dei clienti, se ci si allinea a tali attese si crea un ambiente di collaborazione e di fiducia, che rende più fluida la comunicazione e facilita il raggiungimento degli obiettivi.

In conclusione possiamo dire che l’approccio esperienziale adottato in entrambe i progetti ha dimostrato che la formazione può essere un catalizzatore potente e trasformativo per le persone.

Il risultato è stato: forze di lavoro più coese, resilienti e motivate, capaci di affrontare le sfide con creatività e sicurezza.

Antonella Gagliardo